sabato 8 marzo 2014

Imitando Esopo...

Tre favole ispirate a quelle di Esopo:
La tigre e la zebra
Lo squalo e il pesce palla
Il gatto davanti allo specchio


La tigre e la zebra

Una tigre si aggirava affamata per la foresta in cerca di cibo quando vide una zebra che brucava tranquillamente la sua erba su un prato.

Con un rapido balzo le fu addosso, ma la zebra le disse: - Non uccidermi! Siamo sorelle! Se guardi il tuo manto noterai che abbiamo entrambe delle strisce nere.

A ben guardare il suo corpo la tigre fu persuasa della possibilità che quel pasto succulento potesse essere una sua parente e decise di trattarla come una sorella, lasciandola andare e invitandola a casa sua per il giorno dopo.

Appena la zebra arrivò, la tigre la presentò a sua madre dicendo: - Madre ecco l'altra mia sorella che credevi perduta!
Ma la madre della tigre prima che la figlia avesse finito di parlare saltò al collo dell'animale, nel quale non riconobbe alcuna parentela, e in pochi secondi lo divorò.

Questa è una favola che insegna a non essere scaltri solo una volta con il più forte.



Lo squalo e il pesce palla

Uno squalo un giorno incontrò un pesce palla e decise di mangiarlo.
Prima di essere ingoiato il pesce palla gli disse con spavalderia: - Mangiami pure, ma non dimenticare di masticarmi!

Lo squalo disprezzò il consiglio della sua vittima e lo ingoiò in un unico boccone.
Il pesce palla, ancora vivo nello stomaco dello squalo, si gonfiò fino ad occupare tutto lo spazio possibile.
Lo squalo avendo lo stomaco occupato non riuscì a mangiare niente altro e morì di fame.

Questa è una favola che insegna a non agire senza considerare le conseguenze.



Il gatto davanti allo specchio

Un gatto un giorno si trovò a passare davanti ad uno specchio del suo padrone e non si riconobbe.

Disse alla figura che vedeva riflessa: "Chi sei?". Ma non ebbe risposta. "Cosa ci fai nella casa del mio padrone?". Ma di nuovo la figura riflessa non rispose. "Sei proprio brutto, il mio pelo in confronto al tuo è pulito ed è piacevole accarezzarlo come una veste di seta. Sicuramente il mio padrone preferisce me a te." Vedendo che la figura riflessa non reagiva, il gatto decise di scagliarvisi contro e così facendo rovesciò lo specchio al suolo frantumandolo in mille pezzi.

Il padrone sentì il frastuono di vetri rotti e vide il gatto allontanarsi furtivo, perciò lo inseguì e lo punì tirandogli una scarpa.

Questa è una favola per chi non sa guardare i propri difetti.


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