mercoledì 1 gennaio 2014

Temperamento equabile. Dov'era il problema? Esempi di calcolo.

Immaginiamo di poter tendere una corda di 2 cm al punto da ottenere il Do più acuto della tastiera del pianoforte (Do8).

Poiché il rapporto tra una nota e la stessa nota ad un'ottava più bassa è 1:2, raddoppiando 7 volte la dimensione della corda arriveremo ad ottenere il Do basso (Do1) su una corda lunga 256 cm:

2cm x2 x2 x2 x2 x2 x2 x2 = 256 cm

Ora facciamo lo stesso percorso seguendo il giro delle quinte discendenti (sette semitoni ciascuna): Do8 - Fa7 - Sib6 - Mib6 - Lab5 - Reb5 - Solb4 - Si3 - Mi3 - La2 - Re2 - Sol1 - Do1.

Dovremmo arrivare sempre a Do1, giusto?
No.
E per questo motivo l'accordatura è stato un problema dai tempi di Pitagora fino alla definitiva adozione del temperamento equabile sugli strumenti ad accordatura fissa a partire del 1700.

I rapporti tra una nota e la nota alla quinta inferiore sono infatti 2:3.
Quindi per passare da Do8 a Fa7 occorre dividere la corda in 2 e poi moltiplicarla per 3:

2 cm :2 x3 = 3 cm (Fa7)

e così via per tutto il ciclo delle quinte:

3 cm :2 x3 = 4,5 cm (Sib6)

4,5 cm :2 x3 = 6,75 cm (Mib6)

etc...

Ma alla fine si ottiene un Do1 su una corda più lunga di quella del ciclo di ottave (che era di 256 cm), ossia 259,49… cm!

Un'immagine esplicativa:


Questo è l'errore in cui incorse già Pitagora, ma il procedimento si può applicare anche ad un'unica ottava scendendo per terze maggiori o per terze minori.

Partiamo dal Do7 (4 cm) e scendiamo per terze maggiori fino al Do6.
I rapporti tra una nota e la nota alla terza maggiore inferiore sono infatti 4:5.
Quindi per passare da Do7 a Lab6 occorre dividere la corda in 4 e poi moltiplicarla per 5:

4 cm :4 x5 = 5 cm (Lab6)

Alla fine anche qui si ottiene un Do6 su una corda più corta di quella prevista dal ciclo di ottave (che era di 8 cm), ossia 7,81… cm!


Idem con la terza minore, che seguendo il rapporto 5:6, ci darà un'ottava su una corda più lunga del normale (8,29... cm).



(Le misure e i nomi delle note sono a puro titolo di esempio, mentre i riferimenti a rapporti e intervalli sono reali.)

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