domenica 3 luglio 2011

Goshu, il violoncellista (che suona Beethoven)

"Goshu il violoncellista" è un film d'animazione giapponese del 1982 diretto da Isao Takahata.
Il soggetto del film ruota intorno al tema musicale della Sinfonia n. 6 di Ludwig van Beethoven, la "Pastorale".

La pellicola è una favola per bambini (ma non solo) e inizia con una trasposizione animata del "temporale" della sinfonia, che ci porta in modo molto naturale alle prove dell'orchestra che lo sta suonando, dove il protagonista della storia, il violoncellista Sensei, viene pesantemente redarguito dal direttore a causa del suo suono fuori tempo e non intonato, nonostante manchino solo 10 giorni all'esibizione.

Sensei vive da solo, lavora come contadino i terreni che circondano la sua casa in periferia e studia sotto lo sguardo accigliato di una gustosissima immagine di Beethoven in versione anime.

Alcuni animali, in questi dieci giorni, vengono a fargli visita a casa e, tra una prova e l'altra dei singoli tempi della sinfonia, ognuno chiede che gli venga insegnato qualcosa (ma poi in realtà alla fine sono loro ad insegnare qualcosa a Sensei).

Il primo è un gatto parlante e orgogliosamente in piedi sulle zampe posteriori, che gli suggerisce di suonare "Träumerei" di Schumann (!) sia per farlo addormentare e sia perché Beethoven è a suo giudizio troppo difficile da suonare per Sensei. Quest'ultimo, sentendosi offeso, gli suona per vendicarsi la "Caccia alla tigre indiana", un pezzo virtuosistico che il ragazzo suona con grande energia, tanto da far fuggire via il gatto…

L'animale successivo che andrà a trovarlo è un uccello, un cuculo, il quale gli chiede di insegnargli i fondamenti della musica, le scale. La lezione sembra completamente inutile, perché l'animale sembra solo riuscire a fare il suo verso, "cucù". Eppure Sensei impara, ascoltando bene, che anche quei cucù apparentemente tutti uguali hanno tra loro qualcosa di diverso...

Poi verrà un procione con una pagina di musica che riporta una semplice e divertente melodia; chiede quindi a Sensei di suonare insieme: così mentre Sensei suona, l'animale, in piedi su uno scarpone del ragazzo, tamburella con due asticine sulla cassa armonica del violoncello. Il ragazzo impara a suonare a tempo "insieme"…

Gli ultimi animali sono due topolini, madre e figlio. La madre dice che il figlio sta per morire e ha bisogno delle cure "musicali" di Sensei, come è avvenuto per altri animali che si erano in passato nascosti sotto il pavimento della casa di Sensei per ascoltare la sua musica ed farsi guarire da essa. La scena è molto toccante: Sensei, attonito, lascia letteralmente "entrare" il piccolo topo nello strumento ed inizia a suonare la "Scena al ruscello" della sinfonia che ottiene l'effetto sperato e i due topi lasciano il violoncellista grati anche per aver ricevuto in dono un pezzo di pane.

Il concerto dell'orchestra andrà benissimo, ma il direttore si rifiuterà di proporre un bis orchestrale dopo una sinfonia di Beethoven, preferisce quindi che sia Sensei a fare un bis: suonerà la "Caccia alla tigre indiana" che tanto effetto aveva avuto sul gatto. Anche questa esecuzione sarà un trionfo.

Appare curiosissimo vedere applicato a questa materia musicale questo tipo di disegni, che siamo più abituati a vedere in Holly e Benji o Gigi la Trottola, o piuttosto nelle fiabe di Miyazaki, ma non certo con Beethoven.

Il film traspone mirabilmente diversi passaggi della più "programmatica" (ante litteram) tra le sinfonie di Beethoven: il temporale, la scena al fiume, le scene in campagna, il canto degli uccelli. Costituisce dunque un documento prezioso per capire, almeno in parte, quale possa essere l'approccio di una cultura così lontana dalla nostra, eppure così vicina attraverso i tanti cartoni animati che esporta, come è quella giapponese (sia pure degli anni '80), nei confronti di qualcosa che appartiene alla cultura e alla musica occidentale già da due secoli, offrendo quindi uno stimolante diverso punto di vista su di esse.

Film completo


1 commento:

  1. Nei prossimi giorni pubblicherò 2 Post su questo argomento in cui ho inserito il link per leggere la tua bellissima recensione! Grazie! Erica. www.piccoliviaggimusicali.blogspot.it

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